James Whistler, nato a Lowell nel Massachusset, il 10 Luglio 1834.
Egli dipinse a fianco di pittori impressionisti come Edouard Manet ed astrattisti come William Turner.
Per un periodo volle mettere a confronto nelle sue opere, l’arte occidentale con l’arte orientale, mantenendo le regole della prospettiva, ma utilizzando un cromatismo vicino a quello delle stampe giapponesi.
Per Whistler accade che dipingendo a fianco di Edouard Manet e William Turner, Manet , che diventerà il padre dell’Impressionismo, prenderà spunto da Whistler , riuscendo così ad evocare effetti di nebbia sul Tamigi e sulla Senna e più tardi invece Whistler abbandonerà completamente la figuratività per l’avvento nei suoi quadri di un astrattismo intriso da un evidente composizione monocromatica in cui campeggiano macchie di colore a flutti ed in cui sfavillano punti luce in oro, fino ad anticipare di trent’anni l’astrattismo di Kandinski, oltre a quello attuale di William Turner.
Un’artista nato trent’anni dopo James Whistler, che invece, viaggerà affianco a lui per scelte di gusto pittorico e che sarà influenzato come lui dal decorativismo bidimensionale dell’arte giapponese, ma con un’ evidente predilezione per l’oro, è Gustave Klimt.
Gustave Klimt, nasce nel 1862 a Baumgarten.
A capo della Secessione Viennese, i suoi quadri sono infatti famosi per il suo stile evanescente in Oro.
Anch’egli influenzato come James Whistler dalla pittura bidimensionale dell’arte giapponese, come si può notare in uno dei suoi capolavori: “Giuditta e Oloferne” in cui la tridimensionalità del busto della Dea è contrastato infatti, dalla resa bidimensionale della veste decorata in Oro.
Per quanto riguarda invece proprio le figure dipinte da Klimt alcune, oltre ad essere accostate alla pittura di Egon Schiele, rievocano di molto uno dei maestri quasi precursore dell’ impressionismo, Toulouse Lautrec. Proprio come nel dipinto “Il Cappello Nero”, per lo stile non finito , la sintesi dell’immagine e la privazione di ogni supporto decorativistico.
Ed infatti come le figure di alcune Opere dipinte da Klimt, anche James Whistler ha dipinto le Sinfonie, ciclo di Opere, dove la Pittura si accosta armoniosamente alla Musica.
Qui Whistler accettò di essere paragonato da alcuni critici ad un pittore di musica ed egli accettando la nomina affermò che:
Come la musica è la poesia del suono , così la pittura è la poesia della vista”.
Sinfonia in Bianco”, una delle Opere di questo ciclo musicale.
Come anche Klimt, James Whistler ha dipinto e si è ispirato precedentemente ad altri pittori, ma anche lui per lasciare spazio all’astrattismo abbandonerà come è accaduto in Klimt quando s’ispirò a Toulouse Lautrec, il supporto decorativistico.
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