ALDO FALLAI
Da Giorgio Armani
al Rinascimento
Aldo Fallai è tra i nomi più noti legati al mondo della fotografia di moda, le sue immagini, catturate dall’obbiettivo, trasmettono eleganza e raffinatezza, ma anche originalità e stravaganza.
Proprio a questo straordinario artista è stata dedicata, a Firenze, una mostra antologica distribuita tra i due allestimenti di Villa Bardini e il Museo Stefano Bardini.
Le opere proposte descrivono il percorso professionale e artistico sviluppato da Fallai tra il 1978 e il 2013, attraverso 180 foto.
Di queste il numero più consistente è esposto a Villa Bardini e mostrano tutto il loro interesse in quanto testimonianza del connubio artistico, quasi trentennale, tra il fotografo e lo stilista Giorgio Armani.
Nella sequenza di ritratti in bianco e nero o seppia, interrotti ogni tanto da qualche accenno di colore (di fronte al quale non si può rimanere indifferenti), non si può non notare come essi esprimano a pieno quelle caratteristiche che resero la moda italiana degli anni ottanta innovatrice in tutto il mondo.
Sebbene la collaborazione con le campagne pubblicitarie di Armani costituisca un ampio repertorio, in mezzo ad esse è possibile trovare anche i volti sorpresi, sorridenti e a volte sfuggenti della gente comune o ritratti che sono il risultato della collaborazione con gli studenti dell’Istituto Marangoni.
E come non parlare, infine, dell’elogio fatto alla cultura rinascimentale tramite la serie di opere esposte al Museo Stefano Bardini, le quali nonostante sembrino apparentemente messe in secondo piano, in realtà grazie al gioco di colori e di sguardi catturano l’attenzione del visitatore costringendolo a farsi strada tra le infinite collezioni del museo, per raggiungere angoli inaspettati e ammirare, ad esempio, una foto dentro un caminetto. In queste foto traspare la ricerca dell’artista per la bellezza, riproducendo un’epoca storica che da questo punto di vista sembrava oramai non aver più niente da dire e che invece viene riscoperta.
La mostra rimarrà aperta fino al 16 marzo 2014, per chi volesse avere un altro punto di vista sulla bellezza.
Valentina Ginobili